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Ieri pomeriggio, andando a lavoro, la mia radio preferita (Radio Italia) ha mandato la canzone di Venditti "Notte prima degli esami" e come un flash mi sono catapultata indietro nel tempo...11 anni indietro!
Quando la ascolto non riesco a trattenere le lacrime, mi assale una nostalgia allucinante...mi mancano quelle persone che per 5 anni hanno fatto parte della mia vita, persone che vedevo tutti i giorni in classe e con cui condividevo l'ansia per un'interrogazione ma anche i sogni e le speranze future!
Alla cena del quinto superiore ci eravamo ripromessi di restare in contatto e di rivederci almeno una volta l'anno...in 11 anni siamo riusciti ad organizzare una sola cena e, anche se ogni anno ci riproponiamo di riprovarci, alla fine non si riesce mai a trovare il giorno giusto.
Sono rimasta in contatto con pochissimi di loro e comunque ci vediamo raramente: Verino, l'imprescindibile,
l'ho visto l'ultima volta l'8 dicembre scorso, ed è quello che frequento di più della vecchia 5a D. Penso sempre che lo dovrei chiamare ma poi succede qualcosa per cui rimando e finisce che passano due mesi prima che gli faccia una telefonata...la mia vita è completamente diversa da quella di prima, gli impegni, i pensieri...io sono una persona diversa...ma quando ascolto quella canzone magicamente per 5 minuti ritorno indietro nel tempo e rivedo quelle facce fresche e familiari che a ripensarci mi prende una fitta allo stomaco...
In particolare ieri pomeriggio mi è tornato in mente un pomeriggio a scuola, eravamo rimasti con la prof di matematica per esercitarci sullo studio di funzioni e sui possibili quesiti della seconda prova : io ho frequentato il liceo scientifico e mi è toccata matematica alla seconda prova! Mi ricordo che fuori c'era il sole e non avevo la minima voglia di stare lì dentro e quel giorno è stata la prima volta che mi è presa l'ansia per l'esame e me la sono portata dietro fino alla fine, verso il 6-7 di luglio se non ricordo male.
Forse l'unico momento in cui mi sono rilassata un po' è stata proprio la notte prima della prova di italiano, ero talmente tesa che non riuscivo a dormire e Paolo, che nonostante sia un uomo ogni tanto la testa la fa camminare, mi ha portato a fare un giro in montagna per prendere una boccata d'aria fresca...il silenzio e le lucine che si vedevano in lontananza hanno avuto un effetto rilassante...
Tutti mi dicevano che l'esame era una "cavolata", che non valeva la pena esaurirsi sui libri e rodersi il fegato dall'ansia e in effetti a conti fatti è stato come fare tre compiti in classe uno dopo l'altro e concluderli con un'interrogazione globale sull'ultimo anno di superiori...eppure è stato molto di più...è stato il passaggio dalla spensieratezza alla responsabilità di una casa, di pagare le bollette, di fare la spesa, di cucinare...
L'estate della maturità è stata l'ultima che mi sono davvero goduta, da lì in poi c'erano gli esami all'università fino a fine maggio e ad Agosto si studiava per gli esami di Settembre...e ora c'è il lavoro per cui l'estate è pressochè inesistente!
Mi capita spesso di sognare che sono a scuola, al liceo, e che i professori mi devono interrogare ma io non ho studiato oppure che sono all'esame e non mi ricordo come svolgere i quesiti delle prove scritte...se dopo tutto questo tempo continuo a pensarci forse inconsciamente la scuola mi ha stressato più di quello che pensavo...poi ho scoperto, parlando con la mia vecchia professoressa di italiano, che anche a lei che di anni ne ha più del doppio dei miei, capita ancora di sognare l'esame di stato...e allora forse non è stress ma nostalgia...
E allora a tutti quelli che quest'anno devono affrontare la maturità consiglio di essere sereni e tranquilli e di godervi questi ultimi giorni insieme agli amici che hanno trascorso gli ultimi 5 anni insieme a voi perchè la maggior parte di loro non li vedrete più tanto spesso e vi assicuro che vi mancheranno...
IN BOCCA AL LUPO!
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