http://www.intravino.com/primo-piano/manuali-come-farsi-il-vino-in-casa-in-22-facili-mosse-e-vivere-felici/ |
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Il mio papà è un agricoltore e da sempre, o per lo meno da che ne ho memoria, si prepara il vino rosso di Montepulciano da solo.
Quando ero piccola non mi sono mai interessata a questa pratica per vari motivi:
- perchè non amavo (ancora) il vino
- perchè la campagna non mi piaceva per niente, anzi dato che ero una bimbetta con la puzza sotto il naso mi disgustava solo l'idea di potermi sporcare le mani per raccogliere l'uva
- perchè fare il vino nella mia testa si traduceva automaticamente in due settimane in cui migliaia di moscerini avrebbero girovagato per tutta casa facendomi impazzire
Ora mentre crescendo ho imparato ad amare la campagna e soprattutto il vino, i moscerini mi danno ancora qualche problema ma, fortunatamente, ho maturato una certa tolleranza negli ultimi anni e non sono più un problema (a maggior ragione che non vivo più con i miei e quindi saranno loro e mia sorella a doverli sopportare).
La prima volta che ho partecipato attivamente alla produzione del vino è stata l'anno scorso, che per una serie di sfortunati eventi (che poi alla fine si sono risolti positivamente), mi sono ritrovata con mia sorella e daddy P. a dovermene occupare. Purtroppo il risultato non è stato eccezionale perchè l'uva raccolta non era di ottima qualità.
Quest'anno ci riproviamo, sperando che il risultato sia più soddisfacente.
- REGOLA N.1 : RACCOGLIERE UVA DI OTTIMA QUALITA' ELIMINANDO, SE NECESSARIO, I CHICCHI MUFFITI E ROVINATI
Dopo essersi procurati la materia prima tenendo conto che per un quintale d'uva si ottengono circa 60-70 litri di vino, bisogna pigiare e diraspare raccogliendo tutto il succo prodotto in un capiente contenitore, meglio se in acciaio inox e con un rubinetto.
Questa è la parte che chiede maggior tempo e sforzo perchè una volta ottenuto il succo d'uva non resta che aspettare lasciando ai lieviti tutto il tempo necessario per svolgere il loro ruolo nella fermentazione. E a tal proposito è indispensabile che questo processo avvenga in un luogo areato e fresco.
A questo punto si aspetta che la fermentazione abbia inizio...artefici di questo processo sono i lieviti indigeni che si trovano nell'aria e che si cibano dello zucchero presente nel mosto.
Si lascia in fermentazione per circa 5-7 giorni e si passa quindi alla svinatura : si separano le bucce dal resto e si passano al torchio in modo da recuperare tutto il succo ancora presente .
Si travasa tutto il mosto in un contenitore capiente e si aspetta dai 10 ai 15 giorni che tutto lo zucchero sia stato consumato dai lieviti e che la fermentazione sia finita. Ora conviene portare un campione ad analizzare da un enologo che confermerà l'avvenuta fermentazione e ,se necessario, ci consiglierà quali correttivi aggiungere.
Non resta che travasare nuovamente il mosto nel contenitore dove sarà conservato facendo molta attenzione a lasciare tutta la feccia depositata sul fondo (anche poche tracce rischierebbero di rovinarne irrimediabilmente il sapore).
Attendete l'11 Novembre e assaggiate il vostro vino!Cin...cin!
Si lascia in fermentazione per circa 5-7 giorni e si passa quindi alla svinatura : si separano le bucce dal resto e si passano al torchio in modo da recuperare tutto il succo ancora presente .
Si travasa tutto il mosto in un contenitore capiente e si aspetta dai 10 ai 15 giorni che tutto lo zucchero sia stato consumato dai lieviti e che la fermentazione sia finita. Ora conviene portare un campione ad analizzare da un enologo che confermerà l'avvenuta fermentazione e ,se necessario, ci consiglierà quali correttivi aggiungere.
Non resta che travasare nuovamente il mosto nel contenitore dove sarà conservato facendo molta attenzione a lasciare tutta la feccia depositata sul fondo (anche poche tracce rischierebbero di rovinarne irrimediabilmente il sapore).
Attendete l'11 Novembre e assaggiate il vostro vino!Cin...cin!
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